Distanti ma vicini 7

Care allieve e cari allievi,
è passato quasi un mese da quando, venerdì 13 marzo, vi abbiamo comunicato la chiusura della scuola e l’organizzazione delle giornate è cambiata radicalmente per tutti. Mentre vi confrontavate con questa nuova realtà e con le importanti regole da rispettare, abbiamo subito cominciato a pianificare le attività che vi avremmo proposto durante questo periodo di lontananza. La constatazione di partenza è stata: non c’è un’emergenza scolastica, ma c’è un’emergenza sanitaria. La prima settimana di chiusura è stata caratterizzata dalla presa di contatto con tutte le famiglie e dai lavori necessari per rispettare le indicazioni delle autorità relative alla chiusura di tutte le attività non essenziali per contenere la diffusione del virus. È stata inoltre recapitata una lettera a tutti voi che forniva informazioni essenziali per accedere alla piattaforma Moodle. La Direzione ha inoltre elaborato un piano delle attività a distanza e dato indicazioni ai genitori. Esse restano tuttora valide. 
La volontà è quella di mettere a vostra disposizione occasioni di crescita, evitando al contempo che la scuola sia fonte di ulteriore ansia e stress per la famiglia. I contatti sono aumentati esponenzialmente e Direzione, docenti di classe e di sostegno pedagogico vengono interpellati molto spesso, anche solo per trovare conforto di fronte ad una situazione inedita.
Alle vostre famiglie è stata recapitata in forma cartacea una lettera che ricordava l’importanza di un uso responsabile dei nuovi canali comunicativi. In un momento in cui la collaborazione è fondamentale, abbiamo dato fiducia alla volontà dei genitori di vigilare sulle vostre azioni per far sì che i percorsi di sensibilizzazione svolti consentano di salvaguardarvi da comportamenti lesivi dei diritti degli altri.
Nel frattempo il RIS di sede ha rapidamente inserito nella piattaforma i singoli corsi e ha dato indicazioni ai colleghi. Gli insegnanti in questa fase hanno dovuto autoformarsi, nonostante una disponibilità di tempo veramente minima. Un buon numero di gruppi di materia si è ripetutamente riunito delineando soluzioni diverse a seconda delle situazioni e delle classi. Non sempre questo è stato possibile a causa del rapido aumento degli impegni quotidiani (numero di contatti cresciuto in modo considerevole, necessità di continuare una formazione tecnica, progettazione di nuovi materiali, ma soprattutto riflessione sulla portata pedagogica e psicologica delle scelte).
Con l’inizio delle attività in Moodle abbiamo riscontrato che un numero importante di allievi della scuola non era in grado di muoversi nello spazio virtuale e doveva essere seguito passo a passo. Spesso è emersa grande preoccupazione espressa nei colloqui individuali con esplicita richiesta di uno spazio protetto e rassicurante. Alcuni di voi hanno manifestato la difficoltà di svolgere anche piccole operazioni e si è cercato di fornirvi l’aiuto di cui avevate bisogno.
Ci siamo accorti in questa fase che le nostre scelte dovevano tener conto del contesto. In particolare in una situazione di “reclusione volontaria” ognuno è portato a ragionare in funzione dei suoi bisogni e, accanto ai genitori che manifestavano disagio perché ritenevano eccessivo il carico di lavoro, abbiamo avuto genitori che chiedevano di andare avanti indipendentemente dalle difficoltà di alcuni. Evidentemente queste famiglie vivevano quotidianità diametralmente opposte.
La vostra settimana è stata pianificata con un’attività per materia, anticipando le direttive che poi il DECS avrebbe emanato. A seguito del sondaggio effettuato in tutte le classi dai docenti responsabili, è apparso evidente che fissare degli orari avrebbe creato difficoltà a parecchie famiglie già sotto pressione con genitori occupati in settori sensibili, con turni particolari e più lunghi, parenti malati o da accudire, obbligati a proseguire il lavoro da casa, con altri figli anche loro impegnati per la scuola. Ecco perché il lavoro dei docenti prosegue sulla piattaforma Moodle, fornendo puntualmente risposta agli interrogativi degli alunni. Le consegne vengono dispensate nel modo che il docente ritiene più adeguato nella piattaforma stessa, consentendo a tutti di accedere alle medesime informazioni. Vogliamo rassicurare chi ci ha espresso preoccupazioni che Moodle è uno spazio protetto, in cui la privacy degli allievi è rispettata. Certo, le attività a distanza non sono paragonabili a quelle in classe: sono progettate diversamente, dovete essere più autonomi e responsabili. Al docente manca la relazione con voi e la vostra classe che gli consente di vedere in pochi secondi se state attenti, avete bisogno di aiuto o siete a disagio. Purtroppo nessuno strumento tecnologico restituisce questo aspetto della nostra professione, non possiamo illuderci. I docenti di classe mantengono con voi contatti regolari, in particolare con chi è maggiormente in difficoltà.
Il Consigliere di Stato Bertoli ha rassicurato lunedì che non ci deve essere nessuna preoccupazione per il “programma” perché la scuola terrà conto della situazione che stiamo vivendo e non penalizzerà nessuno. L’anno in corso sarà considerato valido e le iscrizioni per il prossimo stanno rientrando. Ognuno di voi è chiamato ad impegnarsi, ma ci sono persone pronte a consigliarvi in caso di dubbi o difficoltà. Alcuni docenti hanno già proposto attività facoltative o di approfondimento per chi lo desidera: queste però non devono discriminare chi non le svolge. Infatti è contrario ai principi di una scuola inclusiva penalizzare chi non ha aiuti a casa, chi in questo momento deve aiutare i genitori in compiti di cura, i contesti famigliari in difficoltà per problemi già presenti o legati al COVID-19, chi ha subito lutti. Non possiamo proseguire come se nulla fosse, dobbiamo dare ascolto ed essere solidali con chi è stato più colpito.
Desideriamo che in questo frangente voi possiate imparare davvero, traendo insegnamento dalle priorità mutate, dall’esempio degli altri, dai gesti di vicinanza e solidarietà. L’impegno per la scuola c’è, ma non è assillante e consente ampi spazi di approfondimenti personali e di creatività. La speranza è che non stiate 8 ore al giorno al PC, non ci sembra questa una soluzione eticamente sostenibile. Ci auguriamo di poter dire alla fine di questo periodo di non aver escluso nessuno.

Durante le vacanze di Pasqua non sono previste attività secondo i piani settimanali, ma alcuni docenti vi hanno già assegnato dei compiti di consolidamento. Ricordatevi di rispettare le indicazioni e restate a casa anche se il tempo è bello; il contributo di tutti è prezioso per evitare nuovi contagi. Mantenete contatti con le persone a cui volete bene, soprattutto chi è più fragile e non esitate a indirizzare loro messaggi e frasi di incoraggiamento. È l’occasione per coltivare le vostre passioni e scoprirne di nuove.
Molti di voi, lo sappiamo, si stanno rendendo utili sia a casa sia aiutando compagni o persone in difficoltà. Bravi!
Speriamo di rivedervi presto.

A nome di tutti i docenti e del personale della SM Bellinzona 1 auguriamo a voi e alle vostre famiglie una Buona Pasqua!

Il Consiglio di Direzione